Tratto da “ La Stampa “ del 10 novembre 2015
Camminare salva la
vita, è scritto nel nostro Dna
Studio della London School of Economics: «È il moto più
naturale. Mezz’ora al giorno a piedi meglio della palestra per cuore e dieta»
Alla London School of Economics, l’università che ha
forgiato 37 Capi di Stato e 17 premi Nobel, non ci si occupa solo di economia
in senso stretto. Tra i suoi corsi ce n’è anche uno in «Economia della salute»,
il cui scopo è in sostanza coprire come si può fare stare bene la gente
spendendo meno. Gli esperti indagano da anni sulla materia, e hanno scoperto
che per continuare a mantenersi in forma e in buona salute non è necessario
iscriversi a una palestra. Non è nemmeno indispensabile faticare troppo: si può
risparmiare anche nel sudore. Per ridurre sensibilmente il girovita e l’indice
di massa corporea bastano infatti 30 minuti di passeggiata al giorno, che
consentono di ottenere risultati migliori di chi fatica per ore sul tapis
roulant, lo stepper e il vogatore. La
London School ha esaminato 50.000 pazienti tra il 1999 e il 2012 per verificare
come il loro organismo reagisse agli esercizi da palestra confrontati con una
regolare camminata. Una passeggiata di mezz’ora al giorno a passi svelti si è
rivelata il modo migliore per perdere peso e stare in forma anche dal punto di
vista economico, perché non costa niente. Inoltre, camminare è un’attività
benefica soprattutto per le persone più anziane e si è rivelata eccezionalmente
efficace nelle donne sopra i 50 anni, che dopo la menopausa cominciano a
prendere peso. Oltre una certa età, non si è poi abbastanza in forma per
affrontare gli impegnativi esercizi di una palestra e si tende a rinunciare ad
ogni attività fisica. I risultati della ricerca sono stati commentati con
entusiasmo dal professor Jim McKenna, che studia alla Beckett University di
Leeds le attività motorie che hanno benefici sulla salute. «L’obiettivo - ha
detto al Daily Express - dovrebbe essere sottoporsi continuamente a una spesa
di energia. Non c’è alcun dubbio che esercizi continui e moderati diano
risultati migliori di brevi e stressanti esercizi fisici. L’organismo umano è
progettato per essere quello di un cacciatore-raccoglitore che svolge ogni
giorno un’attività di basso livello per almeno 14 ore». D’altra parte l’uomo è
in piedi da 4 milioni di anni, la camminata è inscritta nel nostro Dna. «Nella
terza età - ha aggiunto la professoressa Caroline Abrahams, di Age Uk, un
organismo di assistenza agli anziani - anche piccole quantità di attività
fisica fanno la differenza e possono contrastare gli infarti, le cardiopatie e
persino alcuni tipi di tumore». L’Oms raccomanda di svolgere almeno 150 minuti
di attività aerobica alla settimana, per almeno 10 minuti di seguito. Nei
giovani basta a mantenere in forma l’organismo, negli anziani riduce la
mortalità, la pressione arteriosa, il diabete di tipo 2 e il rischio di cadere.
Le attività aerobiche consigliate, oltre alla passeggiata di mezz’ora ad
andatura sostenuta, sono l’andare in bici, un doppio a tennis e persino il
ballo liscio. In Gran Bretagna, il
National Health Service ha messo a disposizione dei cittadini una serie di
video chiamati «Strenght and flex», che mostra come eseguire facili esercizi di
moderata attività fisica in un parco, usando come appoggio un albero o una
panchina. Aiutano a rinforzare la muscolatura, un’altra necessità spesso
trascurata dagli anziani, e che aiuterebbe invece a garantire maggiore
autonomia nella vita quotidiana. La
ricerca della London School of Economics farà arrabbiare molti personal trainer
e gestori di palestre, i quali sostengono che ogni organismo è diverso
dall’altro e i problemi da risolvere vanno analizzati e seguiti caso per caso.
Ma le palestre sono sempre di più luoghi dove si socializza. Chi ha come
obiettivi solo dimagrire e restare in forma, dicono gli economisti, farebbe
meglio ad andare in palestra a piedi, e tornare subito indietro.
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